E’ stato approvato da parte dell’ Agenzia delle Entrate il nuovo modello, e le relative istruzioni, denominato “modello RLI” per la Registrazione dei contratti di Locazione di Immobili.Il modello è composto da:
quadro A – Dati generali, nel quale sono contenuti i dati utili alla registrazione del contratto (quali la tipologia del contratto, la data di stipula e la durata della locazione), la sezione dedicata agli adempimenti successivi (tra i quali proroga,cessione, subentro e risoluzione), i dati del richiedente, la registrazione e la sezione riservata alla presentazione in via telematica quadro B – Soggetti, in cui sono indicati i dati dei locatori e dei conduttori quadro C – Dati degli immobili, riguardante i dati degli immobili principali e delle relative pertinenze quadro D – Locazione ad uso abitativo e opzione/revoca cedolare secca, contenente le informazioni relative al regime della cedolare secca quadro E – Locazione con canoni differenti per una o più annualità, in cui possono essere indicati i diversi canoni di locazione pattuiti nel contratto per le successive annualità. Il modello RLI è utilizzato per:
Il modello deve essere presentato unicamente in modalità telematica, direttamente o per il tramite dei soggetti indicati nell’art. 15 del decreto direttoriale del 31 luglio 1998. La presentazione telematica del modello può essere effettuata anche presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate da parte dei soggetti non obbligati alla registrazione telematica dei contratti di locazione. Cedolare secca per immobili residenziali e commerciali Nella sezione D del Modulo è possibile richiedere l’applicazione della cedolare secca, qualora si avessero i requisiti. Si ricorda che a partire dal 2011, l’art. 3 del dlgs 23/2011, ha introdotto il nuovo regime facoltativo della cedolare secca, alternativo a quello ordinario, di tassazione dei redditi derivanti dalla locazione per finalità abitative degli immobili ad uso abitativo e delle relative pertinenze. Il locatore grazie al modulo può revocare l’opzione in ciascuna annualità contrattuale successiva a quella in cui è stata esercitata l’opzione entro il termine previsto per il pagamento dell’imposta di registro relativa all’annualità di riferimento. La revoca comporta il pagamento dell’imposta di registro dovuta per detta annualità di riferimento e per le successive. La possibilità di utilizzare tale regime con la legge di Bilancio 2019 è stata estesa agli immobili commerciali categoria C1. |