La nuova direttiva sulle energie rinnovabili è stata approvata dal Parlamento Europeo dopo mesi di stallo a causa di divergenze tra gli Stati membri. La direttiva, chiamata Red 3 (Renewable energy directive), fa parte del Green Deal europeo e si propone di aumentare la quota di energia proveniente da fonti rinnovabili al 45% entro il 2030. Questo significa che i paesi membri dell’Unione Europea dovranno impegnarsi a produrre almeno il 45% della loro energia da fonti rinnovabili entro quella data.
La direttiva prevede anche la semplificazione delle procedure per l’autorizzazione di nuovi impianti a fonti rinnovabili e il potenziamento di quelli esistenti. Le autorità nazionali avranno a disposizione un massimo di 12 mesi per autorizzare la costruzione di nuovi parchi eolici e fotovoltaici nelle “aree di riferimento per le rinnovabili” designate dai singoli Paesi. Per le altre aree, il limite sarà di 24 mesi.
La direttiva RED 3 rappresenta un passo avanti significativo nel promuovere l’uso delle energie rinnovabili in Europa, e mira a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e mitigare i cambiamenti climatici. Gli obiettivi ambiziosi devono essere raggiunti con il sostegno e gli investimenti necessari nel settore delle energie rinnovabili. Per raggiungere questi target, i paesi membri dell’UE saranno incentivati a sviluppare e utilizzare fonti rinnovabili come l’energia solare, eolica, idroelettrica e geotermica.
Si apre la necessità di avere operatori e professionisti con le conoscenze adeguate per rafforzare le competenze su aspetti normativi e regolatori relativi alla progettazione, realizzazione e gestione degli impianti.