La recente sentenza del TAR Campania-Salerno del 23/04/2024, n. 879 ha stabilito un importante precedente in materia di edilizia e urbanistica. Secondo la decisione, una tettoia aperta su tre lati e adiacente a un edificio principale non richiede il permesso di costruire se le sue dimensioni e caratteristiche costruttive non sono particolarmente impattanti, essendo considerata una pertinenza dell’edificio principale. Questo orientamento si allinea con la giurisprudenza che distingue tra strutture pertinenziali e nuove costruzioni, richiedendo un’analisi specifica del caso per determinare la necessità di un permesso di costruire. La sentenza enfatizza l’importanza di considerare la funzionalità e l’integrazione delle strutture con l’edificio principale, piuttosto che applicare una regola assoluta. Questo approccio offre una maggiore flessibilità nell’interpretazione delle norme urbanistiche, consentendo allo stesso tempo di preservare l’ordine e l’armonia del paesaggio urbano.
Ne deriva che gli interventi consistenti nella installazione di tettoie o di altre strutture analoghe che siano comunque apposte a parti di preesistenti edifici come strutture accessorie di protezione o di riparo di spazi liberi, cioè non compresi entro coperture volumetriche previste in un progetto assentito, possono ritenersi sottratti al regime del permesso di costruire soltanto ove la loro conformazione e le loro ridotte dimensioni rendono evidente e riconoscibile la loro finalità di arredo o di riparo e protezione (anche da agenti atmosferici) dell’immobile cui accedono.
Viceversa tali strutture necessitano del permesso di costruire quando le loro dimensioni sono di entità tale da arrecare una visibile alterazione all’edificio e alle parti dello stesso su cui vengono inserite o, comunque, una durevole trasformazione del territorio con correlativo aumento del carico urbanistico.