La circolare n. 29 del 19 ottobre 2023 dell’Agenzia delle entrate si occupa di fornire chiarimenti riguardo al trattamento fiscale del coacervo “successorio” e del coacervo “donativo” per quanto concerne l’imposta sulle successioni e donazioni. Il documento analizza la normativa e la prassi esistenti e fornisce un approfondimento sull’evoluzione della giurisprudenza di legittimità.
La circolare si focalizza sull’interpretazione e l’applicazione delle regole fiscali relative al coacervo “successorio”, cioè il patrimonio ereditato da un individuo al momento della sua morte, e al coacervo “donativo”, cioè il patrimonio donato da un individuo in vita.
Nel documento, vengono esaminati i diversi aspetti fiscali legati a questi tipi di patrimonio, come ad esempio la determinazione del valore del coacervo, l’applicazione delle aliquote fiscali, le possibili deduzioni e agevolazioni fiscali, e così via.
La circolare fa anche riferimento alla giurisprudenza di legittimità, ossia le decisioni prese dai tribunali superiori che hanno contribuito ad interpretare e stabilire principi e orientamenti in materia fiscale. L’analisi dell’evoluzione della giurisprudenza permette di fornire ulteriori chiarimenti e linee guida per l’applicazione delle norme fiscali riguardanti il trattamento dei coacervi “successorio” e “donativo”.
ITI Impresa Generale SpA cerca giovani tecnici neodiplomati da inserire nel suo organico, al fine di sviluppare competenza e capacità nella sfera professionale delle costruzioni. Il candidato deve avere spirito di iniziativa e capacità di autogestione. Le assunzioni sono quelle previste per legge e se il candidato dimostra attitudine ed interesse, si può sviluppare una proficua collaborazione.
File allegato
Pubblicato da: ITI Impresa Generale spa-settore certificazione delle opere
Con la conversione in legge del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104 (qui il testo coordinato con la legge di conversione 9 ottobre 2023, n. 136) si attua una importante modifica alla disciplina del Superbonus.
L’articolo 24 proroga il termine per avvalersi della detrazione al 110 per cento al 31 dicembre 2023 per gli interventi realizzati sugli edifici unifamiliari.
L’articolo 25 introduce a partire dal 1° dicembre 2023 l’obbligo di comunicazione della non utilizzabilità del credito, previsto per determinati interventi in materia edilizia ed energetica, per l’ultimo cessionario del credito non ancora utilizzato, laddove tale credito risulti non più utilizzabile per cause diverse dal decorso dei termini di utilizzo previsti dalla legge. La disposizione introduce anche una sanzione nel caso di mancato assolvimento del nuovo obbligo. In base al comma 1 dell’articolo 25 l’obbligo di comunicazione riguarda i crediti non ancora utilizzati, derivanti dall’esercizio delle opzioni previste all’articolo 121, comma 1, lettere a) e b), del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34.
Tale articolo riguarda i soggetti che sostengono negli anni 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024 (e per il superbonus fino al 31 dicembre 2025) le spese per alcuni specifici interventi edilizi.
Costoro possono optare per:
- l’utilizzo diretto della detrazione spettante; oppure
- un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, di importo massimo non superiore al corrispettivo stesso, anticipato dal fornitore di beni e servizi relativi agli interventi agevolati;
- la cessione di un credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante.
Il nuovo obbligo si applica a partire dal 1° dicembre 2023. Nel caso in cui la conoscenza dell’evento che ha determinato la non utilizzabilità del credito sia avvenuta prima del 1° dicembre 2023, la comunicazione è effettuata entro il 2 gennaio 2024.
In base all’articolo 24, per le persone fisiche che realizzano interventi sugli edifici unifamiliari e sulle unità immobiliari indipendenti e autonome, la detrazione del 110% spetta anche per le spese sostenute entro 31 dicembre 2023 (rispetto al previgente termine del 30 settembre 2023) a condizione che, alla data del 30 settembre 2022, siano stati effettuati lavori per almeno il 30 per cento dell’intervento complessivo.
1. Per quali lavori vale da detrazione?
La Detrazione riguarda lavori realizzati sostanzialmente sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari a condizione che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno.
2. Cosa si intende per edificio unifamiliare?
In base alla Circolare 24/E del 2020 dell’Agenzia delle entrate per “edificio unifamiliare” si intende un’unica unità immobiliare di proprietà esclusiva, funzionalmente indipendente, che disponga di uno o più accessi autonomi dall’esterno e destinato all’abitazione di un singolo nucleo familiare.
3. Quando una unità immobiliare è indipendente?
Una unità immobiliare può ritenersi «funzionalmente indipendente» qualora sia dotata di installazioni o manufatti di qualunque genere, quali impianti per l’acqua, per il gas, per l’energia elettrica, per il riscaldamento di proprietà esclusiva. La presenza, inoltre, di un «accesso autonomo dall’esterno», presuppone, ad esempio, che «l’unità immobiliare disponga di un accesso indipendente non comune ad altre unità immobiliari chiuso da cancello o portone d’ingresso che consenta l’accesso dalla strada o da cortile o giardino di proprietà esclusiva».
Le «unità immobiliari funzionalmente indipendenti e con uno o più accessi autonomi dall’esterno, site all’interno di edifici plurifamiliari» vanno individuate verificando la contestuale sussistenza del requisito della «indipendenza funzionale» e dell’«accesso autonomo dall’esterno». Non rileva che l’edificio plurifamiliare di cui tali unità immobiliari fanno parte sia costituito o meno in condominio.
Pertanto, l’unità abitativa all’interno di un edificio plurifamiliare dotata di accesso autonomo fruisce del superbonus autonomamente, indipendentemente dalla circostanza che la stessa
- faccia parte di un condominio
- disponga di parti comuni con altre unità abitative (ad esempio il tetto).
La rigenerazione urbana, intesa come processo di miglioramento delle aree urbane, viene sempre più riconosciuta come un principio di fondamentale importanza nella gestione e nella tutela del territorio. In effetti, una città che non si rigenera rischia di diventare un luogo privo di vitalità, con conseguenti problemi sociali, ambientali ed economici.
La rigenerazione urbana e il contenimento del consumo di suolo sono due concetti che si integrano reciprocamente, rappresentando una strategia complessiva e sostenibile per soddisfare le esigenze della popolazione, tutelare l’ambiente e promuovere lo sviluppo economico.
Alla Camera dei Deputati (A. C. 331/2023), precisamente innanzi alla competente Commissione per gli Affari Costituzionali, in sede referente, è stata presentata una proposta di legge costituzionale, composta da un solo articolo, per integrare l’attuale versione dell’articolo 44 della Costituzione, mediante l’introduzione di un comma aggiuntivo (il terzo, rispetto ai due vigenti), secondo il quale: “la Repubblica riconosce la specificità della dimensione sociale e urbanistica delle periferie urbane e delle aree interne del Paese come condizione potenzialmente limitativa della piena parità dei diritti sociali e di cittadinanza di ogni cittadino e individua come prioritaria, attraverso l’azione finanziaria, legislativa e amministrativa dello Stato e delle amministrazioni locali, la rigenerazione sociale e urbanistica.”
È importante sottolineare che la modifica dell’articolo 44 della Carta Costituzionale, che riguarda la tutela del paesaggio potrebbe essere una soluzione per garantire il riconoscimento e la tutela della rigenerazione urbana. La proposta di modifica dovrebbe promuovere i principi di sostenibilità ambientale, economica e sociale nella gestione del territorio urbano. La modifica di questo articolo potrebbe stabilire chiaramente l’obbligo per lo Stato e le amministrazioni locali di promuovere la rigenerazione urbana come strumento per il miglioramento delle città e dei territori circostanti. Potrebbe prevedere anche l’obbligo di adottare politiche e strumenti che favoriscano la riqualificazione delle aree urbane, la tutela delle identità locali e la promozione di una qualità della vita migliore per i cittadini.
Inoltre, la modifica potrebbe prevedere l’assegnazione di risorse finanziarie e di strumenti giuridici adeguati per favorire la rigenerazione urbana. Questo potrebbe includere la possibilità di espropriare terreni abbandonati o inutilizzati per scopi pubblici, nonché la possibilità di adottare misure di incentivazione fiscale per favorire gli interventi di riqualificazione.
Infine, la modifica potrebbe promuovere la partecipazione dei cittadini e delle comunità locali nel processo di rigenerazione urbana, affinché possano essere ascoltati e coinvolti nelle decisioni che interessano il proprio territorio.
In conclusione, la modifica dell’articolo 44 della Carta Costituzionale rappresenterebbe un importante passo avanti per il riconoscimento e la tutela della rigenerazione urbana come principio fondamentale nella gestione del territorio. Ciò contribuirebbe a creare città e territori più vivibili, sostenibili e inclusivi per tutti.
In base al consolidato orientamento della giurisprudenza di legittimità, l’Agenzia delle Entrate specifica ulteriori indicazioni in tema di rendita catastale da attribuire alle centrali eoliche. In particolare, si precisa che la “torre eolica” di sostegno deve essere considerata una “componente impiantistica” della centrale eolica, a meno che non vi siano particolari peculiarità costruttive specifiche dell’impianto in considerazione. Ciò è dovuto al rapporto strumentale della torre eolica rispetto al processo produttivo della centrale eolica stessa.
Di conseguenza, la torre eolica non rientra nella determinazione della rendita catastale ai sensi dell’articolo 1, comma 21, della legge n. 208/2015.
Devono considerarsi superate, quindi, le indicazioni fornite dalla circolare n. 27/2016 che annovera tali strutture in ogni caso tra le “costruzioni” che rilevano su tale rendita, prescindendo da un esame sul piano esclusivamente fattuale dell’assenza di strumentalità rispetto al processo produttivo.
Cedo gratuitamente Plotter HP Designjet T610 formato A0 colore sei cartucce. Per informazioni email : boninipierpaolo @gmail.com
Pubblicato da: Bonini Pier Paolo
Geometra abilitato, offre collaborazione presso studi o imprese, per la direzione dei lavori, CSE, CSP, RSPP, ecc.ecc. per info contatti : mail gennarocandia5@gmail.com; tel 3386946637
Pubblicato da: Gennaro Candia
REGIONE EMILIA ROMAGNA
MTSE, società di diagnostica strutturale ricerca per l’ampliamento del proprio organico un Geometra di cantiere che abbia maturato esperienza lavorativa (minimo di due anni) e che abbia attitudine ad operare in cantiere.
File allegato
Pubblicato da: Michele Fringuelli
Dal 01/10/2023 la Dott.sa Elisabetta Pighi non presta più servizio presso gli Uffici dell’UPT di Modena perché trasferita in altra sede.
Per una corretta e completa gestione del servizio dato dall’Agenzia viene richiesto di reindirizzare le comunicazioni dirette al Capo Area al nuovo indirizzo mail dp.modena.scc@agenziaentrate.it fino a nuova comunicazione.
Si ricorda inoltre che l’Agenzia ha attivato per i professionisti il servizio di consulenza tecnica telefonica e in presenza.
Per una fruizione ottimale del servizio ci è richiesto di procedere prima con l’assistenza telefonica e solo nel caso in cui dovessero esserci ulteriori necessità di confronto di fissare un appuntamento in presenza.
Tutti i servizi attivi del UPT di Modena sono disponibili e prenotabili dal sito www.agenziaentrate.gov.it (vedi immagine sotto riportata)
Il Ministero del Lavoro ha pubblicato il decreto direttoriale 20 settembre 2023, n. 111, con cui è stato rivalutato l’importo delle sanzioni del decreto legislativo n. 81/2008, in materia di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro.
A decorrere dal 1° luglio 2023, le ammende riferite alle contravvenzioni in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro e le sanzioni amministrative pecuniarie previste dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, nonché da atti aventi forza di legge, sono rivalutate nella misura del 15,9%.
L’aggiornamento quinquennale dell’importo delle sanzioni è stabilito dall’articolo 306, comma 4-bis, del decreto legislativo n. 81/2008.
Siamo alla ricerca di una figura professionale da inserire all’interno dell’ufficio direzione lavori per un progetto in corso a Modena. Si richiede: almeno 5 anni di esperienza, iscrizione ad albo, esperienza di cantiere, capacità di relazione, competenze impiantistiche. Il contratto di collaborazione full-time avrà durata pari a circa 12 mesi, eventualmente rinnovabile, con inizio ad Ottobre 202
Pubblicato da: geom. STEFANO ZOBOLI per importante studio di progettazione di Milano – info@stefanozoboli.it
Impresa con sede a Carpi (MO), cerca Geometra con abilitazione, meglio se con esperienza nel campo della progettazione e preventivazione per assunzione a tempo determinato con occupazione full time da svolgere all’interno dell’azienda. Se interessati inviare vs. CV ad info@meschiariufficio.it o telefonare al 059-6228050 / 059-6228058 e chiedere di Cristina o Annalisa.
Pubblicato da: Meschiari S.r.l.
Con il nuovo Provvedimento n. 332648/2023 del 22 Settembre 2023, l’Agenzia delle Entrate ha diramato le modalità per richiedere il contributo a fondo perduto sugli interventi edilizi detraibili al 90%, in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio al 31 ottobre di quest’anno su immobili adibiti a prima casa e parti comuni condominiali.
I beneficiari – L’agevolazione è riservata alle persone fisiche che nel 2022 hanno avuto un reddito di riferimento, calcolato sulla base dei criteri introdotti dal Dl aiuti-quater, non superiore a 15mila euro, titolari di diritto di proprietà (o di diritto reale di godimento) sull’immobile che è stato oggetto di interventi edilizi che beneficiano della detrazione del 90%. Inoltre, l’unità immobiliare oggetto degli interventi deve essere adibita ad abitazione principale del richiedente. Il provvedimento annovera fra i beneficiari dell’agevolazione anche gli eredi che conservano la detenzione materiale e diretta dell’immobile, in relazione agli interventi sostenuti dal de cuius.
Come presentare domanda – L’istanza può essere presentata dal 2 al 31 ottobre 2023, anche tramite un intermediario abilitato alla consultazione del Cassetto fiscale, esclusivamente via web attraverso una procedura che sarà disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia dell’Entrate. Il modello di domanda, pubblicato oggi, prevede che il richiedente dichiari di essere in possesso dei requisiti richiesti per l’erogazione del contributo e che indichi, tra l’altro, il proprio codice fiscale (o del de cuius in caso di erede) e l’iban del suo conto corrente. Alla presentazione dell’istanza sarà rilasciata una prima ricevuta che comunica la presa in carico dell’istanza cui seguirà comunicazione dell’esito della richiesta.
L’ammontare del contributo – Base per il calcolo della misura del contributo è il quantum di spesa rimasto a carico del richiedente su un massimo di spesa agevolabile sostenuta pari a 96mila euro. L’ammontare del contributo richiesto, quindi, sarà pari al 10% delle spese agevolabili sostenute dal richiedente fino a un massimo di 9.600 euro. La misura del bonus riconosciuto sarà determinata in base al numero di domande presentate: le risorse finanziarie, pari a 20 milioni di euro (articolo 9, comma 3, del Dl n.176/2022) saranno infatti ripartite in base al rapporto percentuale tra l’ammontare delle risorse disponibili e l’ammontare complessivo dei contributi richiesti. La percentuale di ripartizione sarà comunicata, con successivo provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, entro il 30 novembre 2023.
istanza_cfp_interventi_edilizi_istr
La sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione n.25440 del 29 Agosto 2023, sottolinea che il procedimento disciplinare ha come obiettivo principale la tutela dell’immagine, della dignità e del decoro della professione, accertando gli eventuali illeciti deontologici commessi dal professionista e applicando le relative sanzioni.
La rilevanza di un comportamento dal punto di vista disciplinare può essere ravvisata anche se il medesimo comportamento non costituisce un illecito secondo l’ordinamento civile, penale o amministrativo, poiché la finalità del codice deontologico è differente da quella dei diritti soggettivi.
Il codice deontologico si concentra sui comportamenti dei professionisti e pone il dovere di correttezza e lealtà nello svolgimento dell’attività professionale, contribuendo alla tutela della moralità nell’ambito professionale. Di conseguenza, la valutazione disciplinare di un comportamento di un professionista si basa esclusivamente sulla sua capacità di ledere la dignità e il decoro professionale, indipendentemente dal fatto che tale comportamento possa costituire anche un illecito in altri settori dell’ordinamento, come quello civile, penale o amministrativo.
E’ stata diffusa dall’Agenzia delle entrate la guida “Il sistema catastale 2023”, dedicata alle “Pubblicazioni su catasto, cartografia, pubblicità immobiliare e mercato immobiliare”, che descrive tra l’altro anche le attuali procedure di aggiornamento degli archivi censuari, planimetrici e cartografici del catasto terreni e del catasto dei fabbricati, e i software in uso ai tecnici delle categorie professionali che, in un’ottica pienamente collaborativa e partecipativa, contribuiscono all’implementazione delle informazioni immobiliari e delle loro mutazioni nel tempo, secondo regole condivise e controlli in fase di accertamento definiti dall’amministrazione.
L’ edizione riporta, gli adeguamenti di carattere normativo e giuridico, le procedure di prassi, le informazioni quali-quantitative dei principali dati segnaletici relativi alla consistenza degli archivi di catasto terreni e dei fabbricati. Quest’ultimi ad evidenziare che il patrimonio immobiliare italiano è ormai costituito da circa 86 milioni di particelle catastali, di cui oltre 60 milioni produttive di reddito.
Lo stock immobiliare censito supera i 76 milioni di unità immobiliari (escluse le Province autonome di Trento e Bolzano), con una attribuzione di rendita catastale complessiva, nelle categorie “ordinarie” e “speciali”, che supera i 37 miliardi di euro. Riguardo ai processi di aggiornamento degli archivi si conferma, per il catasto terreni e gli atti Pregeo predisposti dai professionisti, l’assoluta prevalenza del modello di approvazione e registrazione in banca dati con procedimenti di “trattazione automatica”, con punte per alcune province di oltre il 97% degli atti trasmessi. Altre novità riguardano il catasto dei fabbricati e la procedura Docfa per la redazione, trasmissione e registrazione in banca dati delle dichiarazioni. Da luglio 2022 è stata avviata anche per questo processo la “trattazione automatica” di alcune tipologie di “Docfa telematici” che soddisfano requisiti definiti dall’amministrazione catastale a livello nazionale.
Per essi, anche la progressiva automatizzazione dei controlli propedeutici in fase di accettazione degli atti e di registrazione in banca dati senza alcun intervento da parte del personale tecnico degli Uffici. Sull’aggiornamento delle intestazioni si rileva l’adozione del più avanzato software “Voltura 2.0 – Telematica”, disponibile nell’ambiente informatico della “Scrivania del Territorio”, per la predisposizione in autonomia e la trasmissione telematica delle domande di volture catastali.
Riguardo la costituzione dell’Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane (Anncsu), si sono avviate a maggio del 2022 le attività di conferimento dei dati in Anncsu da parte dei Comuni; i relativi servizi saranno attivati gradualmente, consentendo agli enti della Pubblica amministrazione, ai cittadini e alle imprese la fruizione dei dati contenuti in questo archivio. Per i servizi di consultazione erogati un’innovazione rilevante riguarda l’adeguamento alle prescrizioni normative del provvedimento 20 maggio 2022 del direttore dell’Agenzia delle entrate, che consente dal 12 luglio 2023 l’accesso alla consultazione delle planimetrie delle unità immobiliari urbane anche agli agenti immobiliari, espressamente delegati da uno degli intestatari catastali dell’immobile.
Sul tema della valorizzazione del patrimonio cartografico si confermano le attività e gli sviluppi progettuali di recupero della qualità e della precisione delle oltre 300 mila mappe, le attività per il rifacimento e la realizzazione di nuova cartografia attraverso sofisticati processi di sovrapposizione con le ortoimmagini digitali ad alta risoluzione e, infine in chiave evolutiva, lo sviluppo dell’utilizzo di tecnologie satellitari innovative per i rilievi catastali, supportato anche dalla partecipazione di personale tecnico specializzato dell’Agenzia delle entrate al progetto di ricerca europeo Giscad-Ov (Galileo improved services for cadastral augmentation development On-field validation), che si avvale delle nuove opportunità offerte dal servizio Galileo Has, per l’utilizzo di sistemi di posizionamento satellitare di precisione nell’aggiornamento della cartografia catastale.
Il Sistema Catastale 2023_dati 31 12 2022_in pubblicazione